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Israele riprende la guerra contro Gaza, uccidendo oltre 400 persone in una notte

  • Immagine del redattore: Tareq S Hajjaj
    Tareq S Hajjaj
  • 18 mar
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 28 mar

Dopo due settimane di sistematiche violazioni israeliane del fragile accordo di cessate il fuoco, Israele ha ufficialmente ripreso la sua guerra genocida contro la Striscia di Gaza. Nonostante Israele abbia ucciso oltre 400 persone, Hamas rimane impegnata a portare a termine il cessate il fuoco.



Folla di persone intorno a salme avvolte in teli bianchi
I CORPI DELLE PERSONE PALESTINESI UCCISE IN UN ATTACCO AEREO ISRAELIANO NEL CENTRO DI GAZA PRESSO L'OSPEDALE ARABO AL-AHLI, DOPO CHE ISRAELE HA RIPRESO LA GUERRA SU GAZA, PONENDO FINE AL CESSATE IL FUOCO, 18 MARZO 2025. (FOTO: OMAR ASHTAWY/APA IMAGES)

Israele ha ripreso a bombardare pesantemente la Striscia di Gaza dopo due settimane di sistematiche violazioni dei termini del cessate il fuoco e dopo lo stallo dei negoziati sulla seconda fase dell'accordo. Martedì sul presto, poco dopo la mezzanotte, l'esercito israeliano ha iniziato a bombardare numerosi obiettivi nella Striscia di Gaza, tra cui case civili e tende per le persone sfollate. Al momento in cui scriviamo, il Ministero della Sanità di Gaza riferisce che oltre 404 persone sono state uccise a Gaza e 562 sono rimaste ferite nei molteplici massacri compiuti dalle forze israeliane dalle prime ore del mattino. Secondo il Ministero della Sanità, tra i morti ci sono 174 bambinɜ, 89 donne e 32 persone anziane.

Dopo quasi due mesi di relativa calma, gli attacchi aerei sono ripresi nella notte senza preavviso o ordini di evacuazione, con fonti locali che hanno riferito che le bombe sono cadute su Gaza City, Gaza nord, Khan Younis, Rafah, al-Bureij e diverse altre parti della Striscia.


Le scene familiari di uccisioni di massa sono tornate a Gaza, mentre centinaia di famiglie si sono riunite negli ospedali di tutta la Striscia, portando i resti dei loro cari.


"Stavamo dormendo quando all'improvviso un vulcano è sceso sulle teste dei miei figli", ha raccontato a Mondoweiss Muhammad al-Sakani, 42 anni, davanti all'ospedale arabo al-Ahli di Gaza City, in piedi davanti ai corpi dei suoi due figli uccisi. "Questo è il tipo di obiettivi di Netanyahu, Trump e di tutti gli altri codardi".

"Non hanno colpa", ha aggiunto. "Il loro unico crimine è che il nostro nemico è un criminale che assassina bambinɜ e donne mentre dormono".


L'esercito israeliano ha annunciato di aver effettuato attacchi estesi contro obiettivi di Hamas a Gaza, aggiungendo di essere "pronto a continuare gli attacchi contro i leader e le infrastrutture di Hamas a Gaza per tutto il tempo necessario". L'esercito ha detto che l'attacco si sarebbe esteso oltre gli attacchi aerei, segnalando la probabilità del ritorno di un'invasione di terra. Dopo che gli attacchi aerei erano già iniziati e avevano causato centinaia di vittime, il portavoce dell'esercito israeliano ha avvertito diverse aree, come Beit Hanoun e le zone di Khuza'a e Abasan a Khan Younis, che dovevano essere evacuate.


L'ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato in un comunicato che il Primo Ministro ha dato istruzioni all'esercito di "intraprendere un'azione forte" contro Hamas e che Israele agirà "con una maggiore forza militare d'ora in poi".


Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che la ripresa dei combattimenti è dovuta al "rifiuto di Hamas" di rilasciare i prigionieri israeliani e alle "sue minacce di fare del male" ai soldati israeliani e alle comunità vicine a Gaza. Katz ha aggiunto che Israele non smetterà di combattere finché non saranno restituiti tutti i prigionieri e non saranno raggiunti "tutti gli obiettivi della guerra".


In un'intervista a Fox News, la portavoce della Casa Bianca Caroline Leavitt ha dichiarato che "l'amministrazione Trump e la Casa Bianca sono state consultate da Israele riguardi gli attacchi di stanotte a Gaza".


"Il Presidente Trump ha detto chiaramente che Hamas, gli Houthi, l'Iran e tutti coloro che cercano di diffondere il terrore, non solo contro Israele ma anche contro gli Stati Uniti, pagheranno un prezzo per le loro azioni", ha aggiunto Leavitt.


Hamas resta impegnato nell'attuazione del cessate il fuoco


Nonostante l'aggressione israeliana, Hamas continua a chiedere alla comunità internazionale di intervenire e porre fine ai bombardamenti in corso a Gaza, ribadendo l'impegno del movimento a completare l'accordo di cessate il fuoco.

Il portavoce di Hamas, Abdul Latif al-Qanou, ha dichiarato a Mondoweiss che Israele sta "riprendendo la sua guerra di genocidio e sta commettendo decine di massacri contro il nostro popolo", aggiungendo che "il coordinamento preventivo di Israele con l'amministrazione statunitense conferma la partnership [USA] nella guerra di sterminio contro il nostro popolo".


Al-Qanou ha sottolineato che Netanyahu ha ripreso la guerra contro Gaza per sfuggire alle sue crisi interne e imporre nuove condizioni negoziali alla resistenza palestinese, facendo riferimento alla battaglia di Netanyahu contro le accuse di corruzione e ai suoi tentativi di rianimare la sua coalizione di governo di destra.


Qanou ha sottolineato che Hamas ha aderito a tutti i termini dell'accordo di cessate il fuoco e rimane intenzionato a passare alla sua seconda fase. 

"Dell'impegno di Hamas a rispettare i termini dell'accordo, nonostante la procrastinazione di Netanyahu, sono consapevoli tutti i mediatori", ha aggiunto Qanou. "La sua inversione di rotta [di Israele, ndr] impone loro di rivelarlo al mondo".

I raid israeliani hanno ucciso diversi leader di Hamas a Gaza, in particolare quelli che ricoprono posizioni civili, come Ayman Abu Teir, direttore del dipartimento di nutrizione dell'ospedale Nasser di Khan Younis, che è stato assassinato da Israele nella sua casa di Khan Younis insieme a 13 membri della sua famiglia.


Haaretz ha riferito martedì che il bersaglio della leadership civile di Hamas a Gaza fa parte di una nuova strategia volta a minare la capacità di Hamas di governare a Gaza. Una fonte "che ha familiarità con le discussioni del gabinetto" ha riferito al quotidiano israeliano che Netanyahu "ritiene che il modo di combattere a Gaza debba cambiare e che Israele debba prendere di mira non solo la leadership militare di Hamas, ma anche la sua leadership civile". La fonte ha anche detto ad Haaretz che Israele spera che questa strategia porti alla disgregazione sociale e al caos e che le bande criminali prendano il sopravvento.


Hamas ha annunciato che sono stati uccisi diversi membri della leadership civile di Gaza, tra cui Issam al-Da'alis, capo delle operazioni governative nella Striscia di Gaza, Ahmad al-Hatta, sottosegretario del Ministero della Giustizia, il maggiore generale Mahmoud Abu Watfa, sottosegretario del Ministero degli Interni, e il maggiore generale Bahjat Abu Sultan, direttore generale del Servizio di sicurezza interna.


Fonti dei media locali affiliate alla Jihad Islamica Palestinese (PIJ) hanno inoltre rivelato che il portavoce militare dell'ala armata del PIJ, le Brigate al-Quds, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano. Conosciuto con il suo nome di battaglia, "Abu Hamza", il vero nome del portavoce è stato rivelato essere Naji Abu Saif, secondo quanto riportato dai media. Al momento in cui scriviamo, la PIJ non ha confermato ufficialmente la notizia.


Violazioni sistematiche del cessate il fuoco da parte di Israele


Dalla firma dell'accordo di cessate il fuoco del 17 gennaio, che prevedeva tre fasi consecutive di 42 giorni sotto la sponsorizzazione egiziana, qatariota e statunitense, Hamas ha ampiamente rispettato i termini della prima fase, mentre Israele l'ha sistematicamente violata sospendendo l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza e riprendendo progressivamente a colpire e uccidere civili nelle zone di confine di Gaza.


Come stabilito dall'accordo, Hamas ha rilasciato 33 prigionieri israeliani durante la prima fase, ma Israele non ha fatto fede alla sua parte dell’accordo, tra le altre cose ritardando o impedendo l'ingresso di materiale per la ricostruzione, tende e case mobili prefabbricate. Cosa ancora più importante, Israele ha costantemente tentato di rimangiarsi l'impegno preso in direzione di colloqui per la fine definitiva della guerra e il ritiro completo delle sue forze da Gaza. Durante la prima fase del cessate il fuoco Israele avrebbe dovuto ritirarsi dal corridoio di Philadelphi, lungo il confine egiziano. Avrebbe anche dovuto avviare i colloqui per la seconda fase dell'accordo a metà febbraio, prima della fine della prima fase. Israele non ha fatto né l'una né l'altra cosa, ma ha spostato gli obiettivi dell'accordo insistendo sul fatto che Hamas continuasse a rilasciare altri prigionieri israeliani senza avviare negoziati sul ritiro o sulla fine della guerra.


All'inizio di marzo, i funzionari israeliani hanno minacciato di chiudere completamente i valichi e di impedire a cibo, medicine, acqua ed elettricità di raggiungere Gaza se non fossero stati rilasciati altri prigionieri israeliani. Queste minacce sono state messe in atto nelle ultime due settimane. Inoltre, senza annunciare la ripresa della guerra, Israele ha ripreso a bombardare diverse aree di Gaza a partire da marzo, causando la morte di decine di civili palestinesi. Nei due giorni precedenti la ripresa ufficiale della guerra, gli attacchi aerei israeliani hanno ucciso più di 15 persone in tutta Gaza.

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